Il rombo dei motori è pronto a risuonare nuovamente tra le colline e i borghi della Valle del Belice. Dopo il grande successo della prima edizione, torna il Rally Valle del Belice – Trofeo della Legalità, valido per il Campionato Siciliano Rally, che si terrà il 26 e 27 luglio prossimi. Una due giorni di sport, passione e territorio che abbraccia un percorso totale di quasi 245 chilometri, di cui 65,27 km cronometrati suddivisi in 11 prove speciali e 9 controlli a timbro. Grande novità di quest’anno: le prove speciali al tramonto, che regaleranno agli spettatori un’atmosfera suggestiva e inedita.
Partanna sarà il cuore pulsante della manifestazione, ospitando verifiche tecniche e sportive, lo Shakedown, la partenza e l’arrivo. Ma saranno protagonisti anche altri luoghi iconici del Belice come Santa Ninfa, Poggioreale, Salaparuta e soprattutto Gibellina, candidata capitale italiana dell’arte contemporanea 2026, con le sue opere simbolo come la Stele di Consagra e il Cretto di Burri, che diventa anche scenario di gara.
Il clou dell’evento si vivrà domenica 27 luglio, con nove prove speciali su tre tracciati diversi (Cretto di Burri, Canalotto, Cassaro), ciascuno ripetuto tre volte. Il primo giro parte alle 10.57, mentre l’ultimo passaggio è previsto alle 18.14, prima dell’arrivo a Partanna dalle 19.00.
Non mancherà lo spazio per la storia dell’automobilismo, con la gara riservata alle auto storiche, che arricchirà ulteriormente il fascino dell’evento.
Giovanni Pellegrino, presidente dell’Automobile Club Trapani ha voluto sottolineare il valore simbolico e culturale dell’iniziativa: “Il Rally della Valle del Belice non è solo una gara, ma un viaggio attraverso emozioni condivise – ha dichiarato Pellegrino – un ponte che collega generazioni e territori. Da quelli che furono paesini arroccati a dolci distese di colline, ogni curva del tracciato racconta una storia. La Stele di Consagra, l’installazione eretta sulla strada che conduce alla città di Gibellina nuova e che si erge maestosa come il portale della Valle del Belice, rappresenta un faro di speranza e rinascita. È qui, sotto la sua ombra imponente, che si intrecciano storie di un passato ricco di tradizioni e la visione di un futuro radioso. Non è semplicemente un punto di riferimento geografico, ma un vero e proprio faro — un invito universale a esplorare, a sognare e a credere”.
Un Rally che va oltre il cronometro, capace di farsi portavoce di memoria, identità e futuro. Appuntamento dunque a luglio, per vivere insieme una gara che è anche racconto di un territorio in movimento.